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sabato 4 dicembre 2010

IL CORSIVO - Lecce, la sete dopo la tempesta

01.12.2010 00:37 di Marco Montagna

E adesso, dritti sino alla riapertura del mercato. C'è da stringere i denti in casa Lecce. La bufera, apparentemente, è passata. E' durata meno di una guerra lampo. Semmai di guerra si sia trattato.

La crisi in Via Templari è stata risolta nel giro di mezza giornata, il tempo che è passato dal post gara di Cagliari e la riappacificazione di lunedì pomeriggio tra De Canio e Semeraro. Su quali basi si sia raggiunta la pax tra le parti, al momento, sfugge. Resta il fatto che dall'incidente del Sant'Elia, il Lecce ha bisogno di ripartire con nuova spinta. La classifica è ormai incommentabile, ancor di più i numeri che parlano di peggior difesa del campionato e di squadra con il minor numero di punti conquistati in trasferta.

Chissà come si risolverà il caso Corvia, che nelle ultime quattro gare ha giocato solo dieci minuti e che ha – a suo modo di vedere, giustamente – richiesto maggior utilizzo. O il caso Piatti, mestamente accantonato, dopo un avvio di campionato più che promettente. Chissà quale difesa e che modulo vedremo contro il Genoa. Le soluzioni usciranno, come è giusto che sia, dall'interno dello spogliatoio. E non si sa, al momento, se a breve il Lecce si doterà di un direttore sportivo che - parole del Presidente - dovrà trasformare le lamentele di un presidente-tifoso in appunti e spunti da sottoporre al tecnico.

Lo vedremo a breve. Intanto Genoa e Chievo sono pronte a visitare il Via del Mare. I rossoblù sono gia riusciti ad ottenere due timbri vincenti in trasferta. E' successo ad Udine (1ª giornata) e a Cagliari (12ª). In occasione delle visite rese a Milan, Roma e Palermo, il Grifone ha, sì, perso, ma di misura e facendo soffrire il proprio avversario. Classico brutto cliente di cui non ci si potrà fidare. Ma la sete di punti è grande e il Lecce ha bisogno di fare bottino pieno – o quasi – nelle prossime due gare interne.

Vedremo se società e guida tecnica avranno trovato un accordo su eventuali accorgimenti tattici. Non dovrebbe essere il caso di De Canio, che ha sempre dimostrato ampia autonomia di scelta, assumendosene in prima persona rischi e oneri derivanti dalle sue decisioni.

Il Lecce, sicuramente, non è di certo meno forte di altre tre o quattro compagini con cui dovrà lottare sino all'ultimo per non sprofondare in seconda serie. C'è da risolvere il problema difensivo. Due gol subiti di media a partita, sarebbero un fardello insopportabile per qualsiasi squadra, tranne, forse, per il Barcellona visto ieri distruggere il Real nel "Clasico".

Gennaio è vicino. Prima di cambiare il calendario, ci sono da affrontare Genoa, Chievo e Napoli. E c'è da mettere fieno in cascina, per mangiare il panettone senza il rischio che ci vada di traverso.

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