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lunedì 2 febbraio 2009

Beretta, scherzi da ex: il Lecce espugna Siena

FRANCHI, STADIO PORTAFORTUNA - Evidentemente la Toscana porta bene al Lecce. Dopo aver sbancato il “Franchi” di Firenze lo scorso 11 gennaio, la squadra di Beretta si è ripetuta anche al “Franchi” di Siena, superando i locali al termine di una gara combattuta e tutt’altro che noiosa. Questa volta è andata bene ai giallorossi, ancora una volta tendenti all’autodistruzione (Giacomazzi espulso al 41’ per doppia ammonizione) ma oggi più fortunati e concentrati nel portare a casa tre preziosissimi punti in chiave salvezza. Due lunghezze rosicchiate a tutte le dirette concorrenti sono oro colato a questo punto del campionato, in attesa della visita dell’Inter che sabato pomeriggio sarà di scena al “Via del Mare”. Seconda sconfitta in tre giorni per il Siena di Giampaolo, che ha avuto il pallino in mano per un’ora abbondante ma che non è riuscita a sfruttare la superiorità numerica, subendo il raddoppio del Lecce nel momento più inatteso.

EX IN TRIBUNA E IN CAMPO - In tribuna si rivede Giuseppe Papadopoulo, ex di entrambe le squadre. Gli altri due “papi” del Lecce sono in panchina (Papa Waigo) e in tribuna (Papadopoulos). Galloppa da una parte e Zanchetta e Fabiano dall’altra, assenti per squalifica. Rispetto alla sconfitta di Cagliari, Giampaolo rilancia Mario Frick in avanti, già risolutore contro l’Atalanta. Nel Lecce si rivede Stendardo, assente da cinque turni. In mediana, Vives è l’ispiratore, con Ariatti e Caserta ai suoi fianchi. Tridente con Giacomazzi a supporto di Castillo e Tiribocchi, ex di lusso insieme ad Ardito e al tecnico Beretta. Edinho parte dalla panchina.

BUON COMPLEANNO, TIR - Le due squadre si affrontano senza tanti complimenti anche se è del Lecce la prima occasione della gara. E alla prima opportunità, Tiribocchi trova il miglior modo di festeggiare i 31 anni compiuti ieri: al 15’ Giacomazzi arpiona un pallone servendo Tiribocchi, lesto nello stop e nel destro che batte Curci in uscita disperata. Quinto gol dell’ex attaccante del Siena, a secco dal 16 novembre. Il Siena accusa il colpo e il Lecce ci riprova al 26’ al termine di una splendida azione corale, con Giacomazzi anticipato di un nulla da Curci. Nel Siena, Zuniga fa ammattire Giuliatto ed Ariatti ed al 37’ c’è la prima grande occasione per i locali, su colpo di testa di Maccarone, deviato da Stendardo: brividi per Benussi. Nel Lecce, il migliore è Giacomazzi, ma da lì ad essere il peggiore in campo, il passo è breve: dopo essere già stato ammonito, l’uruguaiano va in tilt al 41’ saltando col gomito alto in un contrasto con Jarolim. Brighi lo spedisce negli spogliatoi e il Lecce vede gli spettri di Verona. Erroraccio per un giocatore della sua esperienza.


GHEZZAL, GOL INUTILE - Nella ripresa, Beretta fa esordire Edinho che rileva Tiribocchi. Sembra cambiata la musica: al 3’ Benussi chiude la porta a Vergassola. Giampaolo si sbilancia (in campo Calaiò e Ghezzal per Frick e Jarolim) e il Lecce lo punisce nel momento migliore del Siena: è Castillo a beffare tutti al 10’, spizzando di testa un corner dalla sinistra, realizzando così il suo sesto centro stagionale. Beretta deve sostituire Vives (buona prova), infortunato: esordio per Papa Waigo, subito ammonito per un’ingenuità. Il Siena è tutto cuore ma scarse sono le idee. Ci prova con la botta da fuori (Codrea al 14’ e Kharja al 20’) ma inevitabilmente porge il fianco ai contropiede del Lecce, pericoloso al 21’ con Ariatti e al 26’ con Caserta. Il gol di Ghezzal al 34’ (imperioso stacco di testa su corner) è un deja-vù per Beretta: mercoledì a Verona la sua squadra si è fatta riprendere all'ultimo soffio dopo essere rimasta in dieci per l'espulsione di Fabiano. Ed è quasi lo stesso copione, solo che Calaiò al 44’ sbaglia il bersaglio di testa, sprecando un'occasione d'oro per i suoi. Entra Ardito, nomen-omen, e Castillo al 95' manca la doppietta e il morso letale, perdendo il momento propizio dopo aver aggirato Curci in uscita. La scena finale è per Benussi, che respinge a pugni chiusi un siluro di Maccarone, spegnendo le ultime speranze senesi.

DAGLI SPOGLIATOI - Così come nell’ultimo scontro diretto giocato a Siena, il Lecce si impone per 2-1, dando fiato alla sua classifica deficitaria e carica di rimpianti. Tre punti meritati secondo il tecnico del Lecce, Mario Beretta: “Rimanere 50’ in dieci non è assolutamente facile ma la squadra ha giocato con grande intensità, caparbietà, voglia e buona condizione fisica. Abbiamo raddoppiato e organizzato diverse ripartenze, pur giocando in inferiorità numerica. Potevamo chiudere prima ma comunque merito ai miei giocatori. Possiamo vincere o perdere, ma non molliamo mai. L’Inter? Partita difficile, cercheremo di fare punti giocandocela con coraggio, senza particolari tatticismi”. Amareggiato, ovviamente, Marco Giampaolo: “Partita strana, abbiamo subito due gol in momenti particolari. Abbiamo avuto una reazione di orgoglio ma non lucidissima. Ci siamo creati l’opportunità per il pari ma siamo stati imprecisi. Giornata particolare, abbiamo fatto fatica e confusione, dovevamo insistere nel muovere la palla e sfruttare la superiorità, potevamo sicuramente far meglio. Ci può stare, dispiace. Rimbocchiamoci le maniche e andiamo avanti”.

SIENA-LECCE 1-2 (pt. 0-1)
15’ Tiribocchi (L), 54’ Castillo (L), 79’ Ghezzal (S)


SIENA (4-4-2): Curci – Zuniga, Portanova, Brandao, Del Grosso (80’ A.Rossi) – Jarolim (53’ Calaiò), Codrea, Vergassola, Kharja - Maccarone, Frick (53’ Ghezzal). In panchina: Eleftheropoulos, Ficagna, Zito, Barusso. Allenatore: Giampaolo.

LECCE (4-3-3): Benussi – Polenghi, Stendardo, Esposito, Giuliatto – Caserta (90’ Ardito), Vives (58’ Papa Waigo), Ariatti - Tiribocchi (46’ Edinho), Giacomazzi, Castillo. In panchina: Rosati, Angelo, Schiavi, Cacia. Allenatore: Beretta.

ARBITRO: Brighi di Cesena

NOTE: Ammoniti Giuliatto e Papa Waigo. Espulso al 41’ Giacomazzi per doppia ammonizione. Angoli: 14-2. Recupero: 1’ e 6’.

01.02.2009 19.38 di Marco Montagna x ISP

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