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sabato 15 maggio 2010

Lecce, De Canio pone la fiducia: "Non sbaglieremo più"

La classica pena del contrappasso. Il gelo calato sul "Via del Mare" dopo l'uno-due del cesenate Malonga, ha ricordato il pomeriggio di quel 6 giugno 1999. Il Lecce di Nedo Sonetti preparava la festa per l'approdo in massima serie. Nel Salento si attendeva la visita del Pescara, quinto in classifica (a pari punti con l'Atalanta), che lottava per entrare nelle prime quattro posizioni utili per il salto in A. Il Lecce era terzo con quattro punti di buon margine su Pescara e Atalanta a 180' dalla fine. Alla guida della squadra abruzzese c'era un giovane allenatore che su quella panchina si stava togliendo delle belle soddisfazioni. Quel giovanotto, alla guida del Pescara era proprio Gigi De Canio. Il Pescara vinse uno a zero al Via del Mare e arrivò ad un soffio dalla promozione, ottenuta, invece, dal Lecce sul campo del Chievo all'ultima giornata. Che sia lo stesso copione?

CHI L'HA VISTO? - Deve essere stata una pena doppiamente crudele quella patita ieri sera dall'allenatore del Lecce. Una cornice di pubblico straordinaria sugli spalti del "Via del Mare" e un affetto sopito per quasi tutto l'anno ma esploso fragorosamente in una fresca serata di metà maggio, non sono stati sufficienti per spingere i giallorossi a conquistare matematicamente l'ottava promozione in serie A della loro storia centenaria. Pesa come un macigno, a dirla tutta, il rigore a favore del Lecce, visto da 60 mila occhi tranne quelli di arbitro e guardalinee. Ma la calma è la virtù dei forti e l'allenatore del Lecce ne ha da vendere.

FIDUCIA AD OLTRANZA - Calma e serenità motivata dalla buona prestazione dei suoi ragazzi per almeno 80 minuti, nei quali hanno controllato senza affanni le sfuriate degli ospiti sino al letale colpo di coda dei romagnoli nei minuti finali. E non potrebbe essere diversamente, avendo visto gli sguardi rabbiosi di Marilungo e Vives a fine partita, che sbraitavano per la voglia di giocare immediatamente la successiva sfida contro il Vicenza (in cui mancheranno Mesbah, in partenza con la nazionale, e capitan Giacomazzi che verrà squalificato): "Non ho motivo per essere scoraggiato dopo una partita del genere – ha detto mister De Canio nel dopogara -. Siamo stati penalizzati dagli episodi pur giocando una gara splendida. Abbiamo perso la seconda gara del girone di ritorno, ma raramente ne sbagliamo due di fila, non vedo perché dovremmo farlo proprio ora. Abbiamo pagato care delle distrazioni difensive, peccato aver rovinato la festa a tutta questa gente che era venuta ad incitarci. Sono rammaricato, ma vista la mia squadra oggi, sono allo stesso tempo molto fiducioso per le ultime due gare restanti. Non m'importa cosa farà il Brescia a Modena, il nostro obiettivo rimane il primo posto".


LECCE-CESENA 1-2

RETI: 7'pt Munari (L), 36'st e 38'st Malonga (C)
LECCE: Rosati – Angelo, Ferrario, Fabiano, Mesbah – Munari, Giacomazzi, Vives – Defendi, Di Michele (30'st Baclet), Marilungo. In panchina: Petrachi, Belleri, Mazzotta, Schiavi, Bertolacci, Bergougnoux. All. De Canio.
CESENA: Antonioli – Ceccarelli, Volta, Piangerelli, Lauro – Matute (31'pt Djuric), De Feudis, Giaccherini (40'st Petras) – Colucci – Greco (11'st Schelotto), Malonga. In panchina: Tardioli, Fonte, Giunchi, Segarelli. All. Bisoli.
ARBITRO: Bergonzi
NOTE: Spettatori 30mila, serata fresca e ventilata. Ammonito Giacomazzi (L). Recupero: 1' e 3'.


Marco Montagna - TMW
15 maggio 2010

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