Il Lecce ha la possibilità di cancellare di botto una domenica da dimenticare. Come quella di San Siro, anzi, se possibile, ancora peggio, dato che il Manuzzi ed il Cesena non sono mai stati degli spauracchi per nessuno.
E se a San Siro era preventivabile un esordio semi-tragico, in Romagna, domenica scorsa, i giallorossi hanno sprecato un'occasione grande quanto una casa. Si dirà: quella di Ficcadenti è una buona squadra. Non ci piove, oltre ad avere freschezza e sfrontatezza, i bianconeri hanno quel pizzico d'incoscienza che non fa mai male, soprattutto ad una matricola neopromossa.
Siamo ancora alla terza giornata, c'è tempo e modo per cambiare rotta. Il ritardo di condizione cui si appella mister De Canio, ci sta tutto, se si considera che la rosa è stata completata, con elementi portanti ed importanti, soprattutto negli ultimi giorni di agosto e necessita di trovare il giusto spirito e la cosiddetta – e forse un po' troppo abusata – "amalgama". Qualche sprazzo di buon calcio, specie contro la Fiorentina e nella prima parte di gara contro il Cesena, si è visto. Il tasso tecnico, almeno sulla carta, è discreto per una squadra che si deve salvare. Serve tempo, ma in serie A non ti aspetta nessuno.
Proprio un anno fa, il 22 settembre 2009, il Lecce dilagava a Trieste e dava il via ad una lunga striscia di vittorie (con l'unica eccezione Cittadella) archiviando una falsa partenza, coincisa con la vittoria stentata contro l'Ancona e le scoppole rimediate contro Piacenza e Frosinone. Alla fine, quel 22 settembre diede il via alla grande rincorsa del Lecce verso il traguardo promozione. Chi può dirlo, magari anche il 22 settembre del 2010 potrà essere la data di svolta.
Al Via del Mare arriva il Parma, squadra veloce che gioca e lascia giocare e che dispone di alcuni elementi di tutto rispetto. Ci sarà il ritorno a casa di Valerij Bojinov, nato calcisticamente nel Salento, talento purissimo poi disperso tra Fiorentina, Juventus e Manchester City. Ci sono tipini come Giovinco e Marques che danno del 'tu' al pallone. Ci sarà ovviamente da soffrire, ma il Lecce non ha nulla da temere se gioca con lo spirito dimostrato contro i viola. Potrebbe esserci l'esordio del promettente ex Andrea Rispoli come terzino destro, ruolo occupato nelle ultime due gare da Giuseppe Vives, che, con tutto il rispetto, terzino non lo è proprio. La coppia difensiva potrebbe essere quella composta da Ferrario (buono il suo avvio di campionato) e Fabiano che dovrebbe sostituire quel Gustavo apparso spaesato al Manuzzi. Sulla sinistra possibile il rilancio di Mesbah.
Improbabile, come sempre, carpire le intenzioni di De Canio, che ha preannunciato qualche cambio tra i titolari. Una delle soluzioni più accreditate potrebbe essere la linea mediana composta dal trio Grossmuller-Giacomazzi-Vives, con Piatti e Jeda (o Chevanton) a supportare Corvia.
Ultima annotazione: proprio al Parma, Ernesto Chevanton segnò il suo primo gol in campionato. Chissà, il giallo e il blù potrebbe portargli bene.
Ultimissima: pregevole l'iniziativa dei capitani di Lecce e Parma, Giacomazzi e Morrone. che parteciperanno, appena finita la partita del Via del Mare, allo spettacolo organizzato al Teatro dei Salesiani in favore della piccola e sfortunata Giorgia Pagano. Come dire, il calcio è bello, ma altrove c'è sempre qualcosa di molto più serio.
Marco Montagna
salentosport.net
22.09.2010
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