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domenica 23 maggio 2010

Pari al "Menti", Vicenza e Lecce rimandano i festeggiamenti

Niente di fatto. Anche il secondo match-ball promozione è stato annullato, ma la serie A dista ormai solo un punto. Al "Menti", Vicenza e Lecce pareggiano a reti bianche rimandando così i rispettivi obiettivi ai 90' finali.

LECCE FLOSCIO - Avvio vibrante dei padroni di casa che però perdevano subito il loro uomo migliore Sgrigna, che dopo 6 minuti lasciava il terreno di gioco per un infortunio all’inguine. Al suo posto il giovane Misuraca, subito in mostra al 19’, quando produceva un assist d’oro per Di Matteo che da posizione invidiabile colpiva di testa ma non centrava lo specchio. Il Lecce era contratto e soffriva il dinamismo dei veneti. Salentini anche poco concentrati: al minuto 25 Vives stava per combinarla grossa, attardandosi su un disimpegno al limite dell'area e regalando il pallone a Rigoni che sfoderava un missile da fuori di rara potenza, stampatosi sulla traversa. Brividi per la capolista, tra le cui fila il solo Angelo sembrava essere il più propositivo, ma le sue incursioni non venivano adeguatamente sfruttate dai suoi compagni d'attacco, orfani di Corvia e con un Marilungo un po' in affanno. In mezzo al campo, pesava l'assenza di capitan Giacomazzi, Defendi non convinceva pienamente. In pieno recupero, la terza palla del vantaggio vicentino, ma Rigoni, dal dischetto, spediva fuori di testa. Lecce in empasse.

CRAC MARILUNGO - Con Brescia e Cesena in vantaggio sui rispettivi avversari, il Lecce necessitava della sola vittoria per staccare in anticipo il biglietto per la promozione. Ma la ripresa non si differenziava tanto dalla prima parte di gara, col Vicenza a fare la partita e gli ospiti a provare la ripartenza letale. Tant'è che la prima e unica occasione per i giallorossi la procurava Di Michele al 25', con un tiro al volo tanto estemporaneo quanto coraggioso, spizzicato da Russo in corner. Un minuto dopo, spunto di Angelo per la testa di Marilungo che da buona posizione sparava centralmente. I minuti finali non offrivano spunti interessanti con le due squadre che davano la sensazione chiara di accontentarsi di un pari. Tegola per De Canio, che probabilmente contro il Sassuolo dovrà fare a meno di Marilungo, uscito negli ultimi spiccioli di gara per un infortunio al ginocchio.

FINO ALLA FINE - Buona la gara del Vicenza, che ormai vede l'obiettivo salvezza sempre più vicino, favorito dal calendario che domenica la vedrà opposta alla Salernitana ormai retrocessa e allo sbando. Con il pari, anche il Lecce raggiunge l'obiettivo minimo, dichiarato sottovoce alla vigilia. Col punto conquistato al "Menti", la capolista si porta a 74, con due lunghezze di vantaggio sul Brescia (che domenica si recherà a Padova contro un avversario assetato di punti salvezza) e tre sul Cesena (ospite nell'ultimo turno al "Garilli" di Piacenza, per un derby scarno di significati solo per gli emiliani). Con un punto, Piazza Mazzini sfogherà quell'urlo strozzato in gola da ormai due settimane.


VICENZA-LECCE 0-0


VICENZA: Russo – Minieri, Martinelli, Giani, Brivio – Gavazzi, Rigoni, Botta, Di Matteo (45’st Ferri) – Bjelanovic (36’st Margiotta), Sgrigna (6’pt Misuraca). In panchina: Fortin, Minesso, Zanchi, Gatti. All. Maran.
LECCE: Rosati – Belleri, Ferrario, Fabiano, Mesbah – Angelo, Vives, Munari – Defendi (38’st Mazzotta), Di Michele (46’st Bergougnoux), Marilungo (41’st Baclet). In panchina: Petrachi, Terranova, Schiavi, Loviso. All. De Canio.
ARBITRO: Rosetti di Torino
NOTE: Ammonito Rigoni nel Vicenza. Recupero: 2'pt, 4'st.


Marco Montagna - TMW
23 maggio 2010

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