Il Frosinone passa anche a Lecce e si insedia in vetta alla classifica di B, in solitario. Lecce battuto 3-1 a domicilio da una squadra, quella dell'indimenticato ex, Francesco Moriero, superiore dal punto di vista atletico e per qualità di manovra espressa. Partita effervescente da subito. Rosati si supera su Santoruvo e sull'altro fronte, al 2' Baclet beffa Sicignano che devia male un insidioso diagonale di Defendi. Proprio Defendi al 5' colpisce un palo dopo un bel dribbling. I moduli, speculari, sono applicati in maniera differente. Il Lecce porta palla e stenta a sviluppare gioco in velocità. L' undici di Moriero, invece, è un'orchestra che inizia il concerto in ritardo. E al quarto d'ora, dopo aver rischiato il doppio svantaggio (12' occasionissima per Baclet, 15' altro palo di Defendi), la sinfonia ha inizio: Troianello sfonda sulla destra, palla al centro e pareggio firmato Calil. Minuto 28: Troianello beffa mezza difesa e infila rasoterra un incerto Rosati. Minuto 34: sponda di Santoruvo per Calil. Il pallonetto è perfetto e batte Rosati, colpevolmente fuori di qualche metro più del dovuto. Triangoli, tagli, sovrapposizioni in velocità, palleggio, qualità: ecco il Frosinone dell'applauditissimo Checco Moriero.
Cambierà poco nella ripresa. Sicignano alza un pallonetto di Defendi (positivo anche oggi). Poi, nervosismo e frustrazione si fanno largo nelle fila giallorosse (Vives rischia l'espulsione). Moriero controlla la partita in tranquillità. Il Lecce non punge se non nel finale (terzo palo, terrificante botta di Fabiano, poi Corvia manca altre due ottime palle gol) ma non può evitare la seconda sconfitta di fila.
DAGLI SPOGLIATOI - Emozionatissimo Checco Moriero in conferenza stampa: "Una gara iniziata male e finita benissimo. Anche sotto di un gol abbiamo continuato a giocare alla stessa maniera e siamo stati bravi e fortunati. I ragazzi hanno fatto una grandissima partita contro un'ottima squadra. Ci tenevo tantissimo a vincere a Lecce, per dimostrare che anche noi salentini ci sappiamo fare. Vincere qui, davanti alla mia gente e nel mio stadio? Nemmeno da calciatore mi sono emozionato così tanto, grazie per il calore che mi hanno tributato i tifosi. Grazie anche ai miei ragazzi, mi hanno visto nervoso e mi hanno tranquillizzato. Il Lecce? Appena ritroverà la condizione, farà paura a tante squadre".
L'allenatore del Lecce, Gigi De Canio, è amareggiato ma non perde la fiducia: "E' un Lecce destinato a crescere non appena recupereremo totalmente qualche giocatore importante. Nel secondo tempo, con i cambi, qualcosa in più si è visto, al cospetto di una bella squadra, agile e veloce. Se dopo 7 minuti fossimo stati sul 2 o 3 a 0, tutto sarebbe cambiato. Abbiamo affrontato una squadra che ha buona qualità, e, indubbiamente, oggi è stata anche molto fortunata. Noi dobbiamo migliorare nell'attenzione e lavorare sul fattore psicologico: molti dei miei ragazzi risentono ancora della retrocessione dello scorso anno ed hanno timore che al primo errore si possa prendere gol. Tra Piacenza e oggi, sei contropiede ci sono costati sei reti al passivo. Bisogna migliorare, c'è tutto il tempo per farlo".
06.09.2009 18.21 di Marco Montagna
TMW
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