
“La sua Lecce era pallone, mare e amore. Tanto selvaggio e geniale in campo, quanto dolce e ripetitivo nella vita privata, Mirko Vucinic è legato ancora al Salento da un filo invisibile e resistente. Arrivò, nel giugno 2000, che era appena sedicenne, aggrappato alla speranza di diventare calciatore. Se ne è andato nell'agosto 2006, mortificato dalla retrocessione in B eppure fiero della crescita calcistica e umana raggiunta.
RECORD E COMPAGNA - Nella storia del Lecce in A, solo Chevanton ha saputo toccare la vetta di 19 gol in una stagione, raggiunta dal montenegrino sotto la guida di Zeman, campionato 2004-2005. Un bottino realizzato in 28 partite, non tutte disputate dall'inizio e comunque con una clamorosa sostituzione decisa dal boemo nel corso dell'ultima gara, col Parma, proprio dopo che Mirko aveva uguagliato il primato dell'uruguaiano. Pur deluso e sorpreso, Vucinic accettò in silenzio la scelta di Zeman, esibendo l'altra faccia del «ribelle», capace di combattere da solo battaglie impossibili. Sei anni dopo il suo sbarco a Lecce, il bambinone di Niksic ha lasciato la terra dell'accoglienza con la maturità dell'uomo, raggiunta anche per merito della compagna Stefania, salentina doc, capaci di eliminare quei limiti caratteriali tipici del giovane destinato a crescere.
MIRKO, CUORE TENERO - Sistemato dal Lecce in una camera del «Pastor bonus », la struttura annessa al seminario che ospita i ragazzi del vivaio giallorosso, Vucinic, dopo il debutto in A, a 17 anni e mezzo, il 18 febbraio 2001, è diventato ben presto l'emblema di un sogno per tutti i compagni della «pensione». E, passato in pianta stabile in prima squadra, il montenegrino non ha dimenticato l'allegra comitiva del «Pastor bonus», cementata dalla lunghe giornate trascorse insieme sui campi di Villa Convento, il laboratorio del settore giovanile del Lecce. «Era già grande protagonista in A, eppure Vucinic veniva a trovarci sui nostri campi — racconta Roberto Rizzo, l'allenatore del Lecce Primavera dei miracoli —. Chiedeva al suo sponsor tecnico alcune paia di scarpini in più, per regalarle ai ragazzini del vivaio. E qualche sera invitava al ristorante i giovani con i quali era cresciuto, per avere il piacere di pagare il conto. Ricordo con affetto una scenetta. Squalificato per frasi gravemente offensive verso l'arbitro in una partita della Primavera, Mirko, messo in punizione dalla società, attraversava un periodaccio. Una sera, in una via del centro di Lecce, me lo trovai davanti, lo vidi abbracciato a una donna. "Mirko, e allora?", gli feci. E lui mi rispose: "Mister, le posso presentare mia madre?". Nei momenti difficili, la sua famiglia lo raggiungeva a Lecce per sostenerlo ».
PARADISO PORTO CESAREO - Sin dai primi tempi della sua esperienza salentina, Vucinic si innamorò del mare di Porto Cesareo.Ancora sprovvisto di patente, si faceva accompagnare dai compagni più grandi. La meta scelta, il lido-ristorante «Tabù», dove il proprietario Gigi Tramacere ha sempre saputo coccolare i calciatori che cercano tranquillità nel suo stabilimento. «L'ho conosciuto che era timido e introverso, ora viene a trovarmi e mi parla in dialetto leccese — fa notare Gigi —. Chi l'avrebbe detto che, davanti alla tv, mi sarei entusiasmato per le imprese realizzate da Mirko addirittura contro Real Madrid e Chelsea. Mirko qui si gode il mare, dice che questo è il suo paradiso. Poco pesce e tanta carne, ben cotta. Quando era esile da far paura, gli preparavo le fettine di cavallo e la frutta. Ora si è fatto un fisico eccezionale! Ma è rimasto semplice, pronto a tuffarsi, appena può, nel suo mondo leccese»”.
(articolo tratto dalla Gazzetta dello Sport, edizione Puglia)
LE ULTIME DALLE SEDI
QUI LECCE: 13° Lecce-Roma della storia. I salentini non hanno mai battuto la Roma al “Via del Mare”: 6 sconfitte e 6 pareggi. L’ultimo scontro diretto giocato a Lecce, datato 4 dicembre 2005, finì 2-2: doppio vantaggio romanista firmato Cassano e Nonda, rimonta leccese nella ripresa grazie ai gol di Cozzolino e Vucinic. Tanti gli ex: Antunes nel Lecce, Cassetti, Tonetto e Vucinic nella Roma.
Sono 22 i convocati da mister Beretta per la gara contro la Roma. Fuori dalla lista Angelo, Budyanskiy, Leonardo e Basta.
Questo l’elenco: Antunes, Ardito, Ariatti, Benussi, Cacia, Caserta, Castillo, Diamoutene, Esposito, Fabiano, Giacomazzi, Giuliatto, Konan, Munari, Petrachi, Polenghi, Rosati, Schiavi, Stendardo, Tiribocchi, Vives, Zanchetta.
QUI ROMA: Dopo la rifinitura del sabato, Luciano Spalletti ha diramato la lista dei convocati per la trasferta di Lecce.Indisponibili Panucci, Perrotta (squalificato), Filipe, Virga, Greco e Pipolo.
Ecco la lista: Aquilani, Artur, Baptista, Bertagnoli, Brighi, Cassetti, Cicinho, De Rossi, Juan, Loria, Marangon, Menez, Mexes, Montella, Okaka, Pizarro, Riise, Taddei, Tonetto, Totti e Vucinic. (ITASPORTPRESS)
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