
Guglielmo Stendardo (uslecce.it)
Il difensore del Lecce Guglielmo Stendardo analizza l’anticipo di sabato al “Massimino” contro il Catania.
ROMA ALLE SPALLE - “Dobbiamo voltare subito pagina – ha detto il centrale difensivo nella conferenza stampa ripresa dal sito ufficiale -. Il bello del calcio è che dopo una partita negativa hai la possibilità di rifarti subito, perché a distanza di pochi giorni scendi nuovamente in campo. In ogni gara le fasi più importanti sono i primi 10 minuti e gli ultimi 10 ; la forza di una squadra, secondo me, la si vede in quei frangenti.
TIFO, ARMA IN PIU’ - Fari puntati sulla difficile trasferta del “Massimino”. Il Lecce, digiuno di punti in trasferta dalla 10ª giornata, affronterà una squadra temibilissima tra le mura amiche (6 vittorie su 7 gare): “Il Catania è una squadra che nelle partite casalinghe ha molta efficacia, ed è proprio nelle gare interne che ha raccolto la maggior parte dei punti che ha in classifica. E’ una squadra compatta – continua Stendardo - con delle buone individualità e un bravo allenatore”. L’ex difensore della Lazio concorda con la sensazione espressa ieri da Fabio Caserta in conferenza stampa: “Troveremo un ambiente caldo, dove i tifosi spingono la propria squadra e sarà fondamentale l’approccio perché loro partiranno a mille dopo la sconfitta di domenica scorsa; noi vogliamo rifarci dopo la brutta prestazione contro la Roma e speriamo di fare una buona partita. Bisognerà cercare di aggredirli, fornendo una prestazione volitiva, con grinta e determinazione. Come diceva Al Pacino in “Ogni maledetta domenica”, si può vincere o perdere. Se si perde è importante farlo da uomini”.
DOTTOR STENDARDO - Per quello che ha fatto vedere in campo, Stendardo è stato sinora uno dei migliori – se non il migliore – uomo del Lecce, senza dubbio il più utile acquisto effettuato durante la campagna trasferimenti estiva. Arrivato proprio in chiusura di calciomercato insieme a Budyanskiy (accantonato da mister Beretta dopo la partita contro l’Udinese) e a Basta (utilizzato solo negli ultimi minuti di Lecce-Palermo), Stendardo rispecchia in pieno il difensore richiesto da Beretta, forte tecnicamente e che sappia trascinare il reparto, alzando la voce nei momenti più delicati. Dopo una buona serie di prestazioni, il numero 2 del Lecce, come tutta la squadra, ha avuto un calo nelle due partite. Problemi difensivi? Per Stendardo – che venerdì prossimo si laureerà in Giurisprudenza a Roma - è riduttivo parlare di momento buio di un solo reparto: “Abbiamo subito 6 gol nelle ultime due gare, ma non penso che la difesa, intesa come reparto, abbia dei problemi. La fase difensiva dipende da tutti gli 11 giocatori che vanno in campo; se non si subisce in fase difensiva è perché il centrocampo e l’attacco ci coprono; per fare bene c’è bisogno del gruppo, del collettivo. Nelle ultime due partite, secondo me, è venuta a mancare la corsa, perché quando affronti avversari più forti di te, devi arrivare per primo sulla palla”. (ITASPORTPRESS)
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