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sabato 4 dicembre 2010

IL CORSIVO - Lecce, adesso è allarme rosso

15.11.2010 08:42 di Marco Montagna per salentosport.net

E' allarme rosso in casa Lecce dopo l'ennesima roboante sconfitta in trasferta, sesta stagionale. Dopo le classiche "quattro pappine" ricevute a Milano contro il Milan e a Torino contro la Juventus, ne arrivano altrettante dal Friuli di Udine, dove il Lecce, in pratica, non c'è mai stato.

Eppure, in pre-gara, si era cercato da più parti di preparare al meglio la gara contro Di Natale e compagni, soprattutto sotto l'aspetto psicologico, non potendo far granché su quello umano, dati gli infortuni e il tasso tecnico della difesa, che è quello che è.

Le ventidue reti subite dai giallorossi, dopo dodici gare, ne fanno – non a caso – la difesa più battuta della serie A. Sconfortante è la differenza reti nelle gare in trasferta, con un -17 che significa aver violato solo due volte (a Palermo, e nemmeno si è vinto) la porta avversaria, e aver raccolto ben diciannove volte il pallone dalla propria.

De Canio, nel dopo gara del Friuli, ha alzato il livello d'allarme, sottolineando come uno 0-4 sia il frutto di diverse componenti, tra cui errori propri, meriti degli avversari e anche qualche imperfezione arbitrale: "Dobbiamo assolutamente trovare un rimedio a questo genere di sconfitte" – ha ammonito il tecnico lucano, insistendo sul fatto che la sua squadra, quando gioca lontano dal terreno amico, molla al primo segnale di difficoltà. Evidente scompenso caratteriale, dato che al Via del Mare, contro Fiorentina, Parma, Catania, Brescia e Inter, si è sempre vista una squadra combattiva e grintosa. Tutt'altro rispetto a quella che puntualmente si esibisce a domicilio dell'avversario di turno. Extrema ratio, potrebbe dare una gran mano Souleymane Diamoutene, anche se il maliano stesso ha dichiarato di non aver il ritmo partita e De Canio, per ora, sembra orientato verso altre scelte. Il caso del difensore africano ricorda gli annunci di lavoro di certe aziende che ricercano solo candidati che abbiano già esperienza. Ma, come si fa a fare esperienza e riprendere tono muscolare, se non sul campo?

Partita assolutamente da archiviare in fretta quella di Udine, dove non si è salvato nulla. Preoccupa – e non poco – anche l'attacco, che con i soli otto gol realizzati è il peggiore della serie A, insieme a quello di Parma e Cesena. Preoccupa dover fare a meno dell'uomo più in forma dei giallorossi, Ruben Olivera, che salterà la Sampdoria per squalifica. Lascia qualche interrogativo l'uso centellinato di Ignacio Piatti, che nelle ultime quattro gare è stato, nell'ordine, sostituito a Roma dopo il gol di Burdisso, ha giocato un tempo a Bologna, per quattro minuti contro l'Inter e subentrato sul terreno di gioco del Friuli quando già i bianconeri pensavano alla trasferta con la Roma di domenica prossima.

Con un punto in sette trasferte, il Lecce ha eguagliato – dall'introduzione dei tre punti a partita - il secondo peggior record negativo della sua storia in serie A , così come quello del 2003/04, allenatore Delio Rossi. Solo nel 2005/06, i giallorossi non conquistarono nemmeno un punto, dopo i primi sette viaggi fuori dal Salento. E' inutile aggiungere, che fine fece quella squadra.

Il ciclo terribile, fatto di tre trasferte e Inter in casa, si è archiviato con un misero punticino sui dodici disponibili. Visti questi numeri impietosi, non si può non evidenziare che i giallorossi soffrono in trasferta perché non osano, così come fanno, invece, in casa. Per la struttura che ha, il Lecce è più inclinato ad attaccare. Se si prova a difendere e a gestire il risultato, inevitabilmente ci si lasciano le penne.

Ma lasciamo da parte questi numeracci. Alle porte c'è la gara con la Sampdoria. Sperando che la pax tra Garrone e Cassano, sia ancora lontana a venire.

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