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domenica 9 maggio 2010

Lecce, manca un punto per la festa. De Canio: "Nervi saldi"

Dopo vent'anni e qualche giorno dalla prima e ultima affermazione salentina al "Del Duca", il Lecce batte 2-1 l'Ascoli e si prepara lo smoking per il gran galà di venerdì sera al Via del Mare. Basterà anche un pareggio contro il Cesena per ottenere la matematica promozione in serie A.

ESODO - La girata volante in pieno recupero di Marino Defendi, a digiuno di gol da settembre, ha regalato al suo Lecce tre punti ormai decisivi per il taglio del nastro, risolvendo una gara lottata centimetro per centimetro, quasi fosse un match di football americano. Osannato da tremila tifosi giunti nelle Marche dal Salento e da ogni parte d'Italia, la squadra di De Canio ha superato un Ascoli caduto con l'onore delle armi e che ha il merito di aver creduto fermamente nel sogno play-off, che non era proprio a portata di mano.

PORTIERI PROTAGONISTI
- I bianconeri di Pillon interpretavano la gara in modo aggressivo, per togliere il fiato alla capolista e provare a colpirla in velocità. E per alcuni tratti di gara ci riuscivano. Oltre ad un gol (annullato per fuorigioco) di Sommese, i padroni di casa si rendevano pericolosi verso la mezzora quando Rosati sbagliava un'uscita. Poi lo stesso Rosati al 38' si faceva perdonare superandosi su un'incornata di Bernacci. Da parte sua, il Lecce non stava a guardare, sviluppando ripartenze letali sul trio Corvia-Marilungo-Di Michele, spesso e volentieri supportato dalle incursioni di Munari e Giacomazzi.

ALL'ULTIMO RESPIRO - Secondo tempo ancora più focoso. Lecce in vantaggio con un contropiede magistrale finalizzato da Daniele Corvia, al 17° centro stagionale, ben servito da Di Michele. Quando il profumo di A si faceva più intenso, un calo di concentrazione dei giallorossi permetteva il pareggio dell'ascolano Marco Bernacci, di testa. Gli ultimi minuti di gara ricordano il match tra Rocky Balboa e Apollo Creed: due pugili sfiniti che se le danno di santa ragione pur di vincere. Arrembaggio del bianconero Romeo al 40', contro-risposta di capitan Giacomazzi sull'altro fronte, super-Guarna sulla sua strada, così come super-Rosati si opponeva a Sommese a due dalla fine. Il jolly usciva fuori dal mazzo al 92'. Lo pescava Marino Defendi che al volo girava un cross di Munari mancato da Corvia in rovesciata. Una rete che faceva esplodere il settore ospiti del "Del Duca" e mandava nello sconforto i restanti: "Il gol che ho realizzato in pieno recupero – ha detto l'ex atalantino nella conferenza stampa ripresa dal sito ufficiale giallorosso - mi rende particolarmente soddisfatto perchè ci ha permesso di vincere e regalare una grande gioia ai nostri splendidi tifosi che ci hanno incessantemente incitato durante tutta la gara. Venerdì sera contro il Cesena ci sarà la gara decisiva. Mi aspetto uno stadio pieno e carico come noi".

ALTA CONCENTRAZIONE
- Mantiene nervi saldi mister De Canio: "Abbiamo vinto una gran bella gara contro un avversario che merita più di quel che dice la classifica. Manteniamo la concentrazione alta per la partita contro il Cesena, al termine della quale faremo i conti. Noi giocheremo come sempre, divertendoci e rischiando per ottenere la vittoria. Sono molto contento – chiude - per il gol-vittoria di Defendi, perchè per il nostro centrocampista potrebbe rivelarsi molto utile dal punto di vista psicologico in questo finale di campionato'.


ASCOLI-LECCE 1-2

RETI: 21'st Corvia (L), 32'st Bernacci (A), 47'st Defendi (L)
ASCOLI: Guarna – Gazzola, Portin, Micolucci, Giallombardo – D'Agostino (13'st Romeo), Di Donato (17'pt Sommese, 48'st Tiboni), Amoroso, Luci – Antenucci, Bernacci. In panchina: Frezzolini, Ciofani, Silvestri, Mattila. All. Pillon.
LECCE: Rosati – Angelo, Ferrario, Fabiano, Mesbah – Munari, Giacomazzi (43'st Bertolacci), Vives – Di Michele (34'st Defendi), Marilungo (40'st Schiavi), Corvia. In panchina: Petrachi, Belleri, Mazzotta, Baclet. All. De Canio.
ARBITRO: Valeri di Roma
NOTE: Ammoniti Di Michele (L), Antenucci (A), Micolucci (A), Angelo (L), Defendi (L). Espulso al 49'st Corvia (L) per gomitata all'avversario. Rec. 2' e 4'.



Marco Montagna/TMW
9 maggio 2010

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