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mercoledì 28 gennaio 2009

Gallipoli, il ds Dimitri a ISP: "Il nostro segreto è l'umiltà".


Gino Dimitri, direttore sportivo del Gallipoli capolista del girone B Lega Pro, 1ª divisione, analizza in esclusiva per l’emittente salentina Radio Skylab e per ItaSportPress, il momento magico della squadra jonica.

A BRACCETTO CON CORVINO - Un passato ad insegnare calcio ai giovani. Prima l’esordio nel Casarano di Filograna, poi il passaggio al settore giovanile del Lecce di Semeraro, in cui mosse i primi passi guidato dalla sagacia e dalla perizia tecnica di Pantaleo Corvino da Vernole. Insieme all’attuale d.s. della Fiorentina, Dimitri raccolse onori con la Primavera, Campione d’Italia di categoria per due anni consecutivi, nel 2002/03 e 2003/04.

CON IL "PRINCIPE" IN RIVA ALLO IONIO - In estate il passaggio al Gallipoli, proprietà di Vincenzo Barba e guidato in panchina dall’indimenticato “Principe”, Giuseppe Giannini. La squadra jonica attualmente guida il Girone B della Lega Pro, 1ª divisione. Per Dimitri e Giannini, il Gallipoli rappresenta una nuova ed emozionante sfida per una piazza ambiziosa e sempre più determinata a compiere il grande salto verso la B.

Direttore, quanto incidono i suoi meriti nel Gallipoli dei miracoli?

Ho sempre affermato che nel calcio i meriti non sono mai di uno solo. Qui a Gallipoli si può fare un calcio su certi livelli solo grazie ad una persona, il presidente Barba. Nella mia carriera, ho avuto la fortuna di avere tre presidenti importanti come Filograna, Semeraro e lo stesso Barba. Ma vi posso garantire che il patron del Gallipoli ha una marcia in più, dovuta alla sua grande organizzazione, al suo modo di fare gruppo con la squadra e al suo entusiasmo contagioso. Non potremmo parlare di calcio a certi livelli se qui a Gallipoli non ci fosse questo presidente. Noi addetti ai lavori siamo al suo servizio e cerchiamo di fare il nostro lavoro con la massima professionalità e nel miglior modo possibile. Attualmente le cose stanno andando nel verso giusto grazie al lavoro di tutti coloro che lavorano per, e con, la squadra. Nel calcio, le vittorie non sono mai frutto del lavoro di un singolo, ma della collaborazione di più elementi tra di loro.

Qualche giorno fa, lei ha affermato che il Gallipoli non ha bisogno di rinforzarsi, dato che è prima in classifica.

Non è esattamente quello che intendevo dire. Ho affermato che nel mercato di riparazione, devono operare maggiormente quelle squadre che hanno bisogno di “riparare”. Noi, con gli acquisti di Sansone e Sciarrone, abbiamo completato una rosa costruita in pochi giorni ed integrata dopo la riunione del 20 dicembre, in cui io, mister Giannini e il presidente Barba abbiamo deciso come agire. I nuovi acquisti sono la sintesi di un lavoro coordinato tra noi tre.

Domenica il Gallipoli non giocherà a Foligno, match rinviato per la concomitante festa di San Feliciano che si svolge in questi giorni nella città umbra. E’ una sosta che giunge nel momento più opportuno?

Il Foligno ci ha chiesto di spostare la gara a domenica prossima, giorno in cui era prevista, da calendario, una pausa del campionato 1ª divisione. C’è chi dice che sarebbe stato meglio continuare a giocare, chi afferma il contrario, magari per recuperare qualche infortunato. Ognuno ha le sue diverse motivazioni.

Cosa si aspetta da Benevento-Taranto?

Speriamo che qualche squadra inseguitrice possa lasciare dei punti per strada, così noi, conoscendo i risultati delle altre partite, magari potremmo giocare con più serenità.

Qual è il segreto del suo Gallipoli?

Chi mi conosce, sa che da vent’anni a questa parte, nonostante le soddisfazioni che ho ottenuto a Casarano e a Lecce, ho mantenuto sempre una grande umiltà. Ecco, spero che il mio Gallipoli si possa ispirare a ciò, continuando a mantenere ben saldi i piedi per terra.

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