.jpg)
La gioia di Amauri (repubblica.it)
Un gol di Amauri allo scadere. La Juventus batte il Lecce e tiene il ritmo dell’Inter, vittorioso ieri a Roma contro la Lazio.
CONCRETEZZA JUVE - Massimo risultato col minimo sforzo. E’ questo il succo di Lecce-Juventus. Senza 9 possibili titolari, una Juventus cinica e pragmatica ottiene i tre punti in palio al Via del Mare grazie alle prodezze di due campioni, Giovinco ed Amauri. Serve a poco il bel gol di un ritrovato Cacia, che inquadra la porta per la seconda volta dopo un mese e mezzo dalla rete siglata al Palermo. Le grandi squadre sono così, un minimo errore costa caro. E un errore al 90’ minuto è sintomo di scarsa attenzione. La Juve tiene il passo dell’Inter, ora sono 6 i punti di distanza dai nerazzurri. Il Lecce si lecca le ferite, amaramente, dopo aver sperato in un pareggio che alla fine non avrebbe fatto gridare allo scandalo. Il discreto vantaggio sulla zona rossa di qualche tempo fa è ormai un ricordo. Solo un punto divide i giallorossi dalla coppia di terzultime Reggina e Torino. E sabato si va al San Paolo di Napoli, rinfrancato dalla vittoria interna contro il Siena.
SQUADRE IN EMERGENZA – I due tecnici devono fare i salti mortali per proporre delle formazioni competitive, causa infortuni. Nel Lecce, c’è la conferma di Schiavi dal 1’ che prende il posto di Polenghi sull’ esterno destra difensivo. Ritorna Stendardo dopo la laurea conseguita a Roma in giurisprudenza. Vives rileva l’infortunato Zanchetta, Castillo fa coppia con Tiribocchi in attacco. Ranieri perde anche Iaquinta all’ultimo minuto, è la volta buona della “Formica atomica” Giovinco, che si rivelerà decisivo ai fini del risultato finale. Rispetto alla battaglia di neve vinta contro la Reggina, Marchionni gioca al posto di Camoranesi e Giovinco sostituisce Alex Del Piero, affaticato.
PRIMO TEMPO SOFT – La prima frazione di gioco non regala molte emozioni. La Juve ha in mano il pallino del gioco ma impegna raramente la retroguardia leccese, oggi molto compatta. I salentini sono molto chiusi e giocano in attesa di punire un eventuale errore bianconero. Errore che nei primi 45’ non arriverà. Sono rare le azioni da gol, complice anche la confusione con cui la Juve si riversa in attacco, sfruttando soprattutto la fascia sinistra in cui spicca la coppia Molinaro-Nedved. I centrali del Lecce fanno buona guardia, Fabiano su tutti. Schiavi soffre un po’ sulla destra, Giacomazzi tampona, aiutato anche dalle punte che ritornano sempre dietro la linea della palla. Al 25’ la Juve protesta per un intervento, a suo dire falloso, di Benussi su Nedved, Pierpaoli non ne vuole sapere di intervenire. Cinque minuti dopo è ancora Benussi al centro delle proteste bianconere ma il suo intervento su Marchionni, di piede, sembra pulito. Sul fronte opposto, Tiribocchi - grande prova di sacrificio – prova un tiro cross, intenzione buona, tiro sballato. Giovinco da calcio piazzato mette i brividi alla retroguardia leccese ma è Benussi a respingere di pugni. In attacco il Lecce commette molti falli, il Tir e Castillo lottano a muso duro contro dei brutti clienti come Chiellini e Legrottaglie. Un tiraccio di Tiribocchi, alto, chiude la prima frazione.
DA CICALA A FORMICA – Giovinco, pressoché nullo nel primo tempo, sale in cattedra nella ripresa. Al 51’ l’azzurrino va sul fondo e fornisce ad Amauri un assist al bacio, il brasiliano non apprezza e spara alto. Il livello di guardia si alza, la “Formica” è sistematicamente accerchiata e raddoppiata dai giallorossi. Un contropiede, ispirato proprio dall’erede di Del Piero, è fermato fallosamente da Giacomazzi. Si era detto in settimana: “Evitiamo le punizioni dal limite” in prospettiva Del Piero. Alex non c’è e il suo sostituto si incarica di calciare. Egregiamente. Palla all’incrocio e Benussi (non proprio reattivo nella spinta con le caviglie) battuto. Juve in vantaggio al 57’. Un minuto dopo è Fabiano a chiudere su Amauri, salvando i suoi dal possibile raddoppio bianconero. Il Lecce prova a reagire e Chiellini rischia l’espulsione (già ammonito) al 60’, intervenendo rudemente su Tiribocchi. Il secondo cartellino giallo forse ci stava. La squadra di Ranieri, una volta passata in vantaggio, amministra con poca fatica il risultato. Orgoglio Lecce al 67’: Munari trova Tiribocchi al centro dell’area, il suo colpo di testa, però, si spegne a lato di due metri dal palo alla sinistra di Manninger. Mano alle sostituzioni: Beretta lancia in campo Caserta e Giuliatto per Ariatti e Schiavi. Il centrocampista calabrese prova la stoccata dal limite, un brodino per Manninger che para in sicurezza. Ma il Lecce alza il ritmo: al minuto 80’, la più grande occasione della gara: Giuliatto pennella un cross dalla sinistra, trovando Castillo in area. L’argentino, solissimo, non premia cotanto sforzo mandando alta la palla di testa da ottima posizione. Recriminazioni? Non c’è il tempo. Cacia sostituisce Munari e all’83’ premia Beretta con un sinistro al volo (su imbeccata di Giacomazzi) che bacia il palo interno prima di finire in fondo al sacco. Pareggio Lecce, seconda rete per l’ex bomber della Fiorentina. E la Juve? Forse credeva già di aver vinto, ma le grandi squadre sanno riprendersi subito dopo aver subito schiaffoni. L’apoteosi bianconera, quando è già iniziato il 90’. De Ceglie, lanciato in campo da poco, crossa dalla destra per la testa di Amauri, lo stacco, imperioso, del bomber bianconero, non dà scampo a Benussi, palla schiacciata a terra e in fondo al sacco.
I 3’ di recupero non saranno giocati per i crampi di Giovinco. L’arbitro ne aggiunge un quarto, ma succederà poco. Juve cinica, Lecce punito dopo una discreta reazione sullo 0-1. Forse Beretta dovrebbe lavorare di più sulla “cattiveria” della sua squadra, che si scuote solo dopo aver subito, come a Catania sabato scorso.
DAGLI SPOGLIATOI – Beretta, amareggiato per il gol subito al 90’, recrimina per il punto perso allo scadere: “Il pareggio poteva anche starci stretto, abbiamo avuto un paio di palle gol e non siamo riusciti a concretizzarle. Peccato per la distrazione nel finale, potevamo quantomeno portare a casa un punto. Abbiamo lavorato in settimana, bene, per cercare di colpire la Juve nei suoi pochi punti deboli. E ci eravamo anche riusciti perché alla Juve abbiamo concesso veramente poco. Reazione solo dopo lo 0-1? La Juve è una grande squadra, abbiamo comunque giocato con due attaccanti, meglio nella ripresa ma nel primo tempo abbiamo sofferto veramente poco. Meglio oggi rispetto alla partita col Milan? Sì, è vero, oggi siamo riusciti a giocarcela alla pari. Peccato per le palle gol non sfruttate”.
Ranieri: “Volevamo fortemente questo successo e sapevamo che era una gara veramente difficile. Il Lecce ha fatto soffrire sia Inter che Milan, siamo riusciti a passare in vantaggio con una magia di Giovinco, poi abbiamo staccato un po’ la spina. Grandissimo il gol di Cacia. Noi volevamo i tre punti e alla fine ci siamo riusciti, credendoci sino alla fine. Juve-Milan? Mi aspetto una partita normale, giocheremo in casa e faremo la nostra gara, mancherà Gattuso ma recupereranno altri campioni come Seedorf e Ambrosini. La vittoria di oggi ci permette di preparare bene questa importante sfida contro i rossoneri”.
LECCE-JUVENTUS 1-2 (pt. 0-0)
LECCE (4-4-2): Benussi – Schiavi (70’ Giuliatto), Stendardo, Fabiano, Esposito – Munari (81’ Cacia), Giacomazzi, Vives, Ariatti (69’ Caserta) – Castillo, Tiribocchi. In panchina: 1 Rosati, 5 Diamoutene, 3 Polenghi, 25 Konan. Allenatore: Beretta.
JUVENTUS (4-4-2): Manninger – Grygera, Legrottaglie, Chiellini, Molinaro – Marchionni (82’ De Ceglie), Sissoko, Marchisio, Nedved – Amauri, Giovinco. In panchina: 12 Chimenti, 4 Mellberg, 27 Ekdal, 6 C.Zanetti, 45 Yago, 40 F.Rossi. Allenatore: Ranieri.
ARBITRO: Pierpaoli di Firenze (Rossomando-D’Agostini)
MARCATORI: 57’ Giovinco (J), 83’ Cacia (L), 90’ Amauri (J)
NOTE: Pomeriggio freddo e soleggiato, temperatura 14°. Terreno buono, spalti gremiti. Ammoniti: Schiavi (L), Chiellini (J), Ariatti (L), Legrottaglie (J), Cacia (L), Stendardo (L). Angoli: 6-2 per la Juventus. Recupero: 1’ e 3’+1’
(ITASPORTPRESS)
Nessun commento:
Posta un commento