mercoledì 21 gennaio 2009

Viola flop, colpaccio del Lecce a Firenze.

(foto tratta da fiorentina.it)

A sorpresa, il Lecce batte la Fiorentina al “Franchi”: prima vittoria esterna per i salentini, Fiorentina in giornata no.

Dopo 105 lunghi giorni, il Lecce torna ad assaporare il gusto dei 3 punti e lo fa in maniera eclatante, nel modo più impensato: andando a vincere a Firenze sul campo della squadra dell’ex Cesare Prandelli costruita del guru salentino Pantaleo Corvino. Sia chiaro, successo meritato che coincide con la confusionaria ed imprecisa prova della Fiorentina, forse eccessivamente appesantita dal ritiro di Marbella. La formazione gigliata resta pertanto a quota 32, sorpassata dal Napoli e agganciata al quinto posto dal Genoa. Il Lecce, dà un calcio alla zona rossa salendo a 17 punti, sorpassando Bologna e Torino, terzultimo con 15 punti. Morale a mille per la truppa di Beretta che ora avrà a disposizione due turni casalinghi (contro Genoa e Torino) per dare conferme alla vittoria di oggi.
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CAMBIO MODULO – Prandelli sostituisce il solo Montolivo (squalificato) con Donadel, confermando la squadra vittoriosa a Genova. Beretta, sul fronte opposto, opera una piccola rivoluzione: si passa al 4-3-3 con Giacomazzi, Castillo e Tiribocchi in avanti a cercar di far danni. Per il resto - Stendardo squalificato - difesa composta da Polenghi, Esposito, Fabiano e Giuliatto. In mezzo, confermato il centrocampo visto all’opera contro il Bologna.

VIOLA DISTRATTI, LECCE CINICO AL MILLIMETRO
- La vittoria del Lecce è stata costruita sul filo del fuorigioco. Dopo un avvio vibrante della Fiorentina, è il Lecce a passare al 6’, quando Castillo imbecca il passaggio giusto, liberando Giacomazzi solo davanti a Frey. Finta e palla in porta, Franchi gelato. Chiave tattica: velocità nel passaggio filtrante. Su questo principio il Lecce sfiora subito il raddoppio, evitato da una chiusura di Vargas su Tiribocchi. Tra il 14’ e il 22’ è ancora Lecce con due azioni di Tiribocchi, oggi in grande giornata. Il primo tiro è a lato, sul secondo chiude Gamberini. Prova a scuotersi la Fiorentina, con Mutu che da posizione defilata tenta il tiro in porta su calcio di punizione, Benussi si rifugia in corner. Azione successiva, pareggio viola: Santana salta Polenghi sulla destra, cross per Melo al centro dell’area, stacco su Giacomazzi e palla in fondo alla rete. Sembra scampato pericolo per i ragazzi di Prandelli, puniti col motore ancora freddo. Ma è ancora gelo sugli spalti quattro minuti dopo. Ancora un prezioso tocco smarcante di Tiribocchi per Castillo, che si invola verso Frey, si decentra e lo batte per la seconda volta, con un destro che si infila sotto la traversa. Gol in dubbio fuorigioco. Poco male per l’ex bomber del Pisa, al quarto sigillo stagionale. Gamberini al 33’ manca il secondo pareggio, di un soffio. Ma è sempre Lecce, oggi scatenato: Frey chiude sul Tir al 34’, un minuto dopo è Kroldrup a salvare su Giacomazzi, Viola in ginocchio. Si chiude col Lecce in attacco e i cartellini gialli sventolati a Melo e Giuliatto. Al riposo, salentini meritatamente avanti di una lunghezza.

JOVETIC, ARMA INUTILE – Prandelli lancia il montenegrino Jovetic in avvio di ripresa, fuori un deludente Donadel. Ma è notte fonda per la Viola che perde anche Mutu (lussazione al gomito), dentro Osvaldo, ex puntero giallorosso. Il copione della partita è chiaro: gigliati in avanti per ribaltare il risultato, Lecce chiuso e pronto ad intrecciare contro-risposte veloci. I viola alzano i ritmi ma lo fanno sacrificando la precisione nei passaggi e il ragionamento palla a terra. I difensori giallorossi sembrano imbattibili, Fabiano ed Esposito (nel mirino di Corvino) sugli scudi. Jovetic ha buone intenzioni, non supportate, però, dalla giusta misura nei passaggi. Al 57’, gol annullato a Tiribocchi per fuorigioco, stavolta evidente. Due minuti dopo, Comotto salva ancora su uno scatenato Tiribocchi, servito di testa da Castillo, oggi preziosissimo nel gioco aereo. Il tempo passa ma Gilardino e co. non riescono ad essere pericolosi. Ardito rileva Giacomazzi nel Lecce che stringe ancora di più le maglie. Cacia (ex viola) subentra ad un immenso Tiribocchi poco dopo. Quattro minuti e l’occasione buona capita proprio a Cacia, servito da Castillo: destro alto e largo, da dimenticare. Prandelli lancia in campo Semioli (accostato al Lecce negli ultimi giorni) per Kuzmanovic, e l’ex clivense spreca subito un assist di Gilardino mancando il tap-in vincente. Si avvicina il traguardo per il Lecce, col morale sempre più alto dopo l’ottima chiusura di Benussi su spizzata di Gila all’ 83’. Diamoutene per Esposito nei minuti finali, ancora Benussi dice no ad un colpo di testa di Gamberini, a botta sicura. I sei minuti di recupero sembrano eccessivi. Non succederà granché, se non una doppia ammonizione ad Osvaldo che si fa espellere a due minuti dalla doccia calda. Da dimenticare la prestazione del centravanti dell’Under 21 di Casiraghi.

VIOLA, PRIMO STOP AL FRANCHI - Al triplice fischio, esplode la gioia di Beretta e dei suoi ragazzi, autori di una convincente prestazione e corsari su un campo terribile come quello del “Franchi” di Firenze, violato oggi dopo quasi un anno dalla vittoria del Milan per 1-0, 3 febbraio 2008. Il successo, però, non deve far calare il livello di guardia: questa squadra ha comunque bisogno di rinforzi per lottare alla pari con le altre concorrenti. Per la Fiorentina, primo stop dopo tre vittorie di fila. Ora per i gigliati un trittico da brividi: Milan e Juventus di fila in trasferta, poi Napoli in casa.

DAGLI SPOGLIATOI – Prandelli recrimina: “Il Lecce ha fatto la sua partita, ma noi siamo stati ingenui e poco lucidi sui loro gol. Abbiamo creato poco. Mutu? Ancora una lussazione al gomito, domani farà gli accertamenti e speriamo non sia niente di grave. Il Lecce? Il secondo gol era fuorigioco ma in quella posizione non dovevamo tentarlo. Siamo stati ingenui ma si può recuperare”. Beretta finalmente sorride: “Questa volta ce l’abbiamo fatta a mantenere il vantaggio su un campo molto difficile e contro una grande squadra. Questo, oltre ai tre punti, ci dà grande consapevolezza. Abbiamo lavorato bene in questi giorni e credo che la vittoria sia meritata. Due gol in fotocopia? Abbiamo lavorato sulla profondità ed applicato bene quello che avevamo preparato, concedendo molto poco ai nostri avversari”.


FIORENTINA-LECCE 1-2 (pt. 1-2)
6’ Giacomazzi (L), 24’ Felipe Melo (F), 28’ Castillo (L)


FIORENTINA (4-3-1-2): Frey – Comotto, Gamberini, Kroldrup, Vargas – Kuzmanovic (74’ Semioli), Felipe Melo, Donadel (46’ Jovetic) – Santana – Mutu (50’ Osvaldo), Gilardino. In panchina: 13 Storari, 14 Zauri, 19 Gobbi, 29 Pazzini. Allenatore: Prandelli.

LECCE (4-3-3): Benussi – Polenghi, Esposito (84’ Diamoutene), Fabiano, Giuliatto – Caserta, Vives, Munari – Castillo, Tiribocchi (69’ Cacia), Giacomazzi (63’ Ardito). In panchina: 1 Rosati, 6 Angelo, 25 Konan, 81 Papadopoulos. Allenatore: Beretta.

ARBITRO: Mazzoleni di Bergamo

NOTE: Osservato un minuto di raccoglimento in memoria dei giovani tifosi viola deceduti per incidente stradale lo scorso 6 gennaio. Pomeriggio soleggiato e ventoso, temperatura 5°. Terreno in perfette condizioni. Ammoniti: Felipe Melo (F), Giuliatto (L), Giacomazzi (L), Osvaldo (F). Espulso Osvaldo al 90+4’ per doppia ammonizione. Angoli 13-1 per la Fiorentina. Recupero: 1’ e 6’.


Marco Montagna
dom. 11-gen-2009 18.16
www.itasportpress.it

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