martedì 22 giugno 2010

Beppe Materazzi: "L'Italia ha poca qualità"

(foto tratta da corrieredelmezzogiorno.it)
Intervistato da Fabiano Viva per l'emittente salentina Radio Salentuosi, l'ex allenatore di Lazio e Bari, Beppe Materazzi, padre del difensore dell'Inter Marco, ha rilasciato alcune interessanti dichiarazioni sul Mondiale, su Lippi e sullo spogliatoio nerazzurro.

SCELTE SUDAFRICANE
- "Lippi ha fatto le sue scelte, merita credibilità – ha detto Materazzi -. Io avrei portato Cassano, Balotelli e Miccoli, calciatori di talento e qualità che, a maggior ragione, dovevano stare in Sudafrica per aumentare il tasso tecnico della squadra e non rimanere a casa. I giocatori migliori vanno sempre portati ai Mondiali e se saremo eliminati sarà davvero un peccato".

RESPONSABILITA' - "Mio figlio Marco ci teneva tanto alla convocazione in Nazionale. Viste le difficoltà difensive che stiamo soffrendo, sarebbe stato utile sia nello spogliatoio, sia in campo. Il gol preso dal Paraguay? Le responsabilità sono di Cannavaro e Buffon. Qualche volta sbaglia anche Gesù Cristo...".

PROSPETTIVE MONDIALI - Riguardo il cammino degli Azzurri nel Mondiale sudafricano, Beppe Materazzi ha le idee precise: "L'Italia ha sempre fatto dei campionati eccezionali, una volta passato il turno eliminatorio. Qualificandosi agli ottavi, gli Azzurri potrebbero affrontare avversari di livello (probabilmente l'Olanda, ndr) e impostare delle partite tatticamente diverse da quelle viste sinora. I nostri vanno sempre in difficoltà quando c'è da creare gioco, anche per l'assenza di Pirlo che è fondamentale per l'organizzazione della manovra".

SPOGLIATOIO CALDO – Chiusura dedicata all'Inter. A proposito del caso Balotelli e dei suoi rocamboleschi rapporti con squadra e Mourinho, durante la scorsa stagione, Beppe Materazzi smentisce, ma non più di tanto, una scazzottata tra Marco e l'attaccante: "Mio figlio non ha picchiato Balotelli. Essendo uno dei più carismatici all'interno dello spogliatoio, ha, però, l'obbligo di intervenire quando un calciatore va fuori dalle righe. E poi, non c'è bisogno di cazzotti, qualche volta basta prendere le persone per il cravattino… ".


Marco Montagna - TMW
22 giugno 2010

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