sabato 3 aprile 2010

Serie B: Lecce, che spreco! E il Torino si avvicina…

Non può essere contento il Lecce capolista per un punto colto al "Castellani" di Empoli. Ne è convinto anche mister De Canio, che stenta a nascondere l'amarezza del dopo-partita, in cui i rimpianti per la vittoria sfumata sono di gran lunga maggiori della soddisfazione per l'esser usciti indenni da una trasferta che alla vigilia si considerava da bollino rosso.

Sia chiaro, l'Empoli non ha rubato nulla, anzi. Ha avuto l'ostinazione di crederci, anche quand'era sotto di due gol, realizzati dai salentini nei primi venti minuti di gara. Una partita che si era messa su dei binari confortevoli per la capolista, che già all'8° di gioco aveva messo il muso avanti, grazie ad un contropiede magistrale ispirato da Di Michele e finalizzato da Angelo, al bis dopo il gol realizzato a Reggio Calabria due settimane fa. E a mandare in visibilio i rumorosissimi tifosi leccesi giunti in Toscana, ci avevano pensato al 18° i "romani de Roma" Bertolacci e Corvia, col primo, autore di un pregevole spunto sulla sinistra incorniciato con un assist del tipo "SDS" (solo da spingere) per l'ex empolese, che non si è fatto pregare per realizzare il 12° centro stagionale. Ottimo esordio dal primo minuto per il 19enne Andrea Bertolacci, che non ha fatto rimpiangere lo squalificato Vives.

Sullo 0-2, le sirene della serie A intonavano canti ammalianti per i giallorossi, che, però, dovevano fare i conti con l'infortunio di Di Michele e con le distrazioni della propria retroguardia, punita da un penalty trasformato da Eder per fallo di Rosati (che andava espulso e non solo ammonito) sullo stesso brasiliano. Nel finale di tempo, Corvia, egoista, provava la stoccata da posizione defilata e, sull'altro fronte, Coralli perdeva l'attimo buono sul filo dell'off-side.

Il Lecce sembrava più manovriero e padrone del gioco in avvio di ripresa, con Marilungo e Munari che alzavano di poco la mira e con Corvia che sprecava un contropiede d'oro al 16° vanificandolo con un destro flaccido e ignorando lo stesso azzurrino e Munari che attendevano solo di essere innescati verso la porta. Il break di Coralli al 14° è un lampo, i salentini continuano a macinare gioco e fiondate, ma la mira di Defendi al 19° era di un soffio troppo ottimista e poi ci pensava Stovini 5 minuti dopo ad intervenire su un tiro di Marilungo che aveva come destinazione finale il fondo del sacco.
Il finale, con il secondo gol, splendido, di Eder a 4 dalla fine, lascia rimpianti per aver fatto passare l'ennesima occasione per la stoccata decisiva.

Alla vigilia, i salentini non avrebbero negato una bella firmetta sul pari ad Empoli - dove ci avevano lasciato le penne tutti quanti, tranne Triestina, Sassuolo, Torino e Gallipoli -. A giochi fatti, si può parlare di due punti persi: "'L'esito della gara ha, per noi, il sapore della beffa – recita un deluso De Canio a fine gara –. Non ne parliamo, meglio spostare il discorso sul bel calcio che la mia squadra è stata in grado di offrire, costruendo tante azioni e realizzando due gol molto belli, confermando una buona condizione fisica e mentale. Ma il calcio è questo – continua il tecnico materano – si potrebbe dire che non mi ritengo pienamente soddisfatto della gara, ma mi limito a godermi la bella prestazione della mia squadra che ha legittimato il primo posto in graduatoria. Se continuiamo così – chiosa – in questo finale di stagione non dovremo incontrare particolari problemi". E sabato, il match contro il Torino, terzo in classifica e a 6 lunghezze dalla capolista, chiarirà molti dubbi sul discorso promozione.


Marco Montagna
TMW
03.04.2010

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