giovedì 29 gennaio 2009

Harakiri Lecce e il Chievo strappa un punto.

SBAGLIARE E' UMANO, MA... - “Perseverare è diabolico”. Questa massima sarà il mantra dei prossimi giorni negli spogliatoi del Lecce, sprecone ed ingenuo (e sfortunato) ancora una volta ed ancora una volta punito, forse, al di là dei suoi demeriti. Un pareggio che comunque premia un Chievo, rivitalizzato dalla ritrovata parità numerica e che negli ultimi minuti ha dato fondo a tutte le sue energie pur di conquistare un punto che lascia immutate le posizioni nei bassifondi della classifica (i clivensi sono sempre a meno due dalla quartultima che è proprio la squadra di Beretta) ma che pesa come un macigno sul morale della truppa salentina che già pregustava una felice nottata veronese. Iniziano ad essere tanti, troppi, i punti lasciati per strada dal Lecce, incapace (o forse inesperto) nel gestire una situazione di vantaggio. Punti che potrebbero essere oro a questo punto della classifica, ma che sono stati sperperati in malo modo contro Lazio, Palermo, Udinese, Torino e oggi Chievo.

VIVES, CHE GOL! - Eppure la partita sembrava essersi incanalata nel binario giusto per Zanchetta e compagni. Dopo un primo tempo di riscaldamento (in tutti i sensi, data la bassa temperatura registrata al Bentegodi) in cui i portieri risultavano inoperosi e infreddoliti per tutti i 45 minuti, era stata proprio la formazione di Beretta ad avere il coltello dalla parte del manico grazie all'espulsione patita dal clivense Mandelli che al 4’ della ripresa abbandonava tutti e se ne andava sconsolato sotto la docciaper doppio giallo. I giallorossi non si facevano sfuggire l’occasione di offendere trovavano il jolly del mercoledì all’11’ del secondo tempo, grazie ad uno straordinario fendente di Giuseppe Vives che terminava la sua corsa proprio lì dove osano solo le ragnatele. Impotente il portiere clivense Sorrentino sul destro del centrocampista napoletano, pallino di Zdenek Zeman. In vantaggio di un gol e di un uomo, la squadra giallorossa puntava al mantenimento del pallone, non disdegnando di sferrare il colpo del KO, evitato da Sorrentino al 18’ su tiro di Tiribocchi, evitato dalla traversa al 20’ su azione di Castillo. Persa per persa, Mimmo Di Carlo se la giocava fino alla fine, inserendo Makinwa per uno spento Mauro Esposito. E l’ex attaccante della Lazio sprecava alla mezzora della ripresa un buon invito proveniente da Marcolini. Allarme rosso per il Lecce. La svolta, cinque minuti più tardi, quando Fabiano decideva di raggiungere Mandelli negli spogliatoi, beccandosi il secondo cartellino giallo per un evitabilissimo fallo a metà campo. Forse la grinta di Ardito sarebbe servita in questo finale di partita, ma Beretta optava per l’ingresso in campo di Diamoutene e Schiavi per Polenghi e Tiribocchi. E dai e dai la porta di Benussi iniziava a vacillare: a bussare, nell’ordine, prima Mantovani, poi Marcolini, poi Makinwa, il Lecce era alle corde. La capitolazione al 43’: azione dalla destra, tacco di Makinwa che liberava sul secondo palo l'accorrente Mantovani. Il difensore non si faceva pregare, beffando Benussi e i duecento instancabili tifosi giallorossi presenti al Bentegodi.

Il forcing finale del Chievo non dava frutti, la partita terminava 1-1. Punto comunque prezioso per i “Mussi volanti" che non lasciano scappare le rivali, Bologna a parte. Punto amaro, amarissimo per il Lecce, ancora una volta punito per il classico “braccino” del tennista. Peccato che si stava giocando a calcio.

CHIEVO-LECCE 1-1 (pt. 0-0)
11’st Vives (L), 43’st Mantovani (C)


CHIEVO (4-3-1-2): Sorrentino – Moro (38’st Pinzi), Morero, Mandelli, Mantovani – Luciano (7’st Scardina) Rigoni, Marcolini – Bentivoglio – M.Esposito (15’st Makinwa), Pellissier. In panchina: Squizzi, Frey, Italiano, Bogdani. Allenatore: Di Carlo.

LECCE (4-3-3): Benussi – Polenghi (36’st Diamoutene), Fabiano, A.Esposito, Giuliatto – Vives (13’st Caserta), Zanchetta, Ariatti – Giacomazzi, Castillo, Tiribocchi (40’st Schiavi). In panchina: Rosati, Ardito, Papa Waigo, Cacia. Allenatore: Beretta.

ARBITRO: Bergonzi di Genova

NOTE: Ammoniti: Zanchetta (L), Mandelli (C), Fabiano (L), Moro (C), Marcolini (C) e Pinzi (C). Espulsi: al 4’st Mandelli (C) e al 35’st Fabiano (L), entrambi per doppia ammonizione. Recupero: 1' e 4'.

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