A Genova, la Sampdoria batte il Lecce per 3-2. Reti blucerchiate di Delvecchio, Cassano e Stankevicius, per i salentini doppietta di Tiribocchi.
VITTORIA CON MERITO - Terza vittoria stagionale e terza affermazione interna consecutiva per la Sampdoria di Mazzarri. I blucerchiati hanno dominato la partita dal primo all’ultimo minuto tenendo sempre a bada un Lecce masochista ed arruffone. La squadra di Beretta, impotente per tutto il primo tempo, ha cercato di riaprire la partita in avvio di ripresa ma Delvecchio e compagni hanno saputo mantenere sangue freddo, e, sfruttando alcune amnesie difensive dei salentini, hanno vinto la gara, con merito ed abnegazione. Quarta sconfitta esterna per il Lecce che proprio non riesce ad ingranare lontano dal ‘Via del Mare’. Il margine di sicurezza dalla zona rossa si accorcia sempre di più: sono 4 ora le lunghezze di vantaggio sulle quartultime, Roma (due gare in meno e da non considerare in lotta per la salvezza), Bologna (che ha impattato a Siena) e Reggina (corsara, a sorpresa, in quel di Udine). La Samp si risolleva e aggancia a 13 il Cagliari e il Siena in attesa di recuperare in gennaio la gara contro la Roma. Gli uomini di Mazzarri proveranno a continuare la risalita domenica prossima, ospitando il Catania. Arduo compito per il Lecce che riceverà la visita della Roma.
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UNO-DUE, LECCE SOTTO SHOCK - Mazzarri ripropone la stessa squadra battuta a Napoli con l’unica eccezione di Campagnaro, sostituito da Lucchini nel reparto arretrato. Beretta conferma in blocco l’undici che ha fermato il Milan, sostituendo lo squalificato Giacomazzi con Ardito e lasciando in panchina San Ciccio Esposito - eroe al 93’ di domenica scorsa - e Caserta, affidandosi ad un coperto 4-4-2. In avanti, Cacia preferito ancora a Castillo, non più titolare da tre gare a questa parte.
L’avvio della Samp è folgorante, la velocità di gioco blucerchiato fa il pari con la timidezza leccese e la scarsa capacità di organizzare manovre ficcanti. Dopo un quarto d’ora, i doriani sono già in doppio vantaggio: al minuto 11, lo svizzero Padalino dalla destra mette in mezzo per Delvecchio che, indisturbato, batte Benussi e non esulta in segno di rispetto verso la sua ex squadra. Tre minuti dopo, il raddoppio, splendido, di Antonio Cassano che supera l’estremo difensore leccese con un bel pallonetto a giro di sinistro. La risposta del Lecce sta tutta in un colpo di testa di Ariatti al 16’, che si spegne a lato di un niente. Franceschini è stato buon profeta: in settimana aveva sperato di sbloccare subito il risultato e così è stato. Il Lecce prova a reagire ma fatica enormemente ad impensierire Castellazzi, se non al 30’ con Munari che spreca un buon pallone dopo un corner. Mazzarri al 41’ deve fare a meno del suo miglior uomo, Padalino, infortunato ad un ginocchio. Dentro l’ex bresciano Stankevicius. La prima frazione si chiude dopo due di recupero, Samp padrona del campo, Lecce nullo.
NON BASTA IL “TIR” - Beretta sente puzza di bruciato e toglie uno spento Antunes lanciando in campo Caserta, non più titolare dalla gara pareggiata contro il Palermo. Il centrocampista calabrese prova subito a dare una scossa ai suoi, con un tiro da fuori catturato da Castellazzi. Al 55’ i salentini riaprono la partita: Ardito strappa dai piedi di Cassano un pallone, e, senza uno scarpino, lancia Cacia sulla destra, l’ex viola mette in mezzo un bel cross per Tiribocchi che amticipa Lucchini e di testa insacca. Sale il nervosismo e Cassano battibecca con Bellucci e Mazzarri. La speranza del Lecce di riaprire il match subisce un duro colpo dopo una manciata di minuti. Su una punizione taglia-campo di Accardi, Stankevicius salta su Ariatti e dal limite dell’area batte Benussi con un colpo di testa a palombella che si infila nel sette. Colpevolmente fuori dai pali l’estremo difensore salentino. Passata la paura, la Samp riprende in mano la partita. Nel Lecce, fuori Diamoutene e Ardito per Fabiano e Konan, preferito a Castillo forse per motivi scaramantici (l’ivoriano ha segnato 3 gol in carriera al Marassi contro la Samp). La partita scorre veloce su binari confortevoli per gli uomini di Mazzarri. Ma la sorpresa è sempre in agguato: all’82’ Caserta spara da fuori, il pallone incoccia sul viso di Tiribocchi che si trova in traiettoria. Ancora stordito, il centravanti romano mette palla a terra e fulmina Castellazzi dal cuore dell’area di rigore, segnando la sua quarta rete in campionato. Partita nuovamente riaperta ma è la Samp a tenere in mano il pallino del gioco. Esce il migliore in campo, Delvecchio, per Dessena tra i blucerchiati che mancano in pieno recupero il quarto gol con Franceschini, sprecone davanti a Benussi.
DAGLI SPOGLIATOI - Finisce 3-2, la Doria porta a casa con merito i tre punti tanto agognati, Delvecchio e Cassano sugli scudi. Campanelli d’allarme per Beretta: la squadra evidenzia limiti tecnici, dimostra fragilità offensiva e incapacità organizzativa quando Zanchetta non gira. Negli spogliatoi, il tecnico milanese non si nasconde dietro a un dito ed evidenzia la brutta prova dei suoi, soprattutto nei primi 45’: “Nel primo tempo ci siamo letteralmente inceppati. Non avevamo le giuste distanze e non riuscivamo ed esprimerci come facciamo di solito. L’uno-due è stato penalizzante sul piano psicologico. Nella ripresa la squadra ha avuto un altro passo, siamo arrivati vicini a recuperare lo svantaggio, non ce l’abbiamo fatta consoliamoci col buon secondo tempo. Tiribocchi ha fatto un’ottima partita, lavorando parecchio come tutta la squadra nella ripresa, nel primo tempo non siamo stati capaci di creare delle situazioni che potessero permettere alle punte di poter essere efficaci sottoporta”.
Mazzarri gongola per i tre punti: “Abbiamo meritato la vittoria, anche se ci siamo complicati un po’ troppo la vita. Alcuni errori arbitrali, poi, hanno contribuito a farci soffrire sino alla fine. Cassano ha fatto un gran gol e una buonissima prestazione come tutti. Il 2-0 e il 3-1 ci hanno fatto abbassare la tensione, abbiamo dato un po’ troppo per scontata la vittoria, complice anche qualche episodio non proprio chiaro”:
SAMPDORIA-LECCE 3-2 (pt 2-0)
SAMPDORIA (3-5-2): Castellazzi – Lucchini, Gastaldello, Accardi – Padalino (41’ Stankevicius), Delvecchio (87’ Dessena), Sammarco, Franceschini, Pieri – Bellucci, Cassano. In panchina: 83 Mirante, 89 Marilungo, 3 Ziegler, 77 Bonanni, 18 Bonazzoli. Allenatore: Mazzarri.
LECCE (4-4-2): Benussi – Polenghi, Stendardo, Diamoutene (63’ Fabiano), Antunes (46’ Caserta) – Munari, Zanchetta, Ardito (76’ Konan), Ariatti – Cacia, Tiribocchi. In panchina: 1 Rosati, 11 Castillo, 16 Esposito, 20 Vives. Allenatore: Beretta.
ARBITRO: Trefoloni di Siena (Tonolini/Foschetti)
MARCATORI: 11’ Delvecchio (S), 14’ Cassano (S), 55’, 82’ Tiribocchi (L), 60’ Stankevicius (S)
NOTE: Pomeriggio gradevole, temperatura 19°, terreno in buone condizioni. Spettatori 21.000 con circa 500 tifosi leccesi. Ammoniti: Stendardo (L), Ariatti (L), Diamoutene (L), Sammarco (S), Delvecchio (S). Angoli: 2-5. Recupero: 2’ e 2’.
itasportpress.it
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